ivan

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La poesia di strada nasce gettando parole tra le vie, pugni di semi nel vento, è sensazione precipitata in sassi d’assalto tra lo snocciolarsi scomposto di questa città. Versi come pioggia tra le genti, inzuppate fin oltre l’orlo dell’attenzione, senza corte di dotti né corona, perché dovunque e da sempre, una pagina bianca è una poesia nascosta

ivan, da “Manifesto per l’assalto poesia”.

Poeta e artista, Ivan Tresoldi nasce il 12 maggio 1981 tra le braccia del quartiere della Barona, alla periferia sud di Milano. Studente della facoltà di Sociologia, attento all’arte e alla società, fonda nel 2002 un laboratorio studentesco finalizzato ad una ricerca didattica sperimentale, promuove una rete di collettivi universitari. Lavora, tra i molti impieghi, come redattore per il quotidiano on line PeaceReporter, come rilevatore sociale, come dj per la Postumia Vibes e Spazio Petardo.

Considerato il riferimento principale per il movimento della Poesia di Strada, dal 2003 assalta a colpi di poesia che si diffonde liberamente in piazza, nelle vie, tra la gente.

Protagonista ed organizzatore di “Street Art Sweet Art”, street art e graffitismo che raccoglie oltre 60.000 presenze. Unica rappresentanza per l’Italia al XII Festival Internazionale della Poesia dell’Avana, Cuba. Ha viaggiato portando con sé la sua Poesia di Strada per tutta l’Europa, passando per Haiti, Chiapas, Cuba, Mali, Sudafrica, Santo Domingo, Libano, Palestina e New York. Promotore del Primo Festival di Poesia di Strada in Italia.

Nel 2015 è co-fondatore di Artkademy, produzione artistica e creativa, in collaborazione con alcune delle maggiori istituzioni museali, fondazioni, movimenti culturali internazionali. Nel settembre 2018 collabora con lo studio OBR e Renzo Piano per la realizzazione di opere pubbliche sul territorio di Genova e Montecarlo. Oggi promuove eventi d’arte e cultura dedicati a realtà creative, alternative e solidali.

ivan e Artesella

Nel 2023, ivan, inaugura e presenta fonda.menti, scultura monumentale composta da 30 blocchi in granito recuperati da precedenti estrazioni cavatorie e “riconsegnati alla montagna”. Realizzata presso l’area di Malga Costa ad Arte Sella, museo internazionale di arte e natura, è posta accanto ad autori come Michelangelo Pistoletto, Enzo Mari, Bob Verschueren, Henrique Oliveira, Arne Quinze.

fonda.menti, come dichiara l’artista, “è un ragionamento sui luoghi originali dello stare insieme, ossia dove la collettività e l’idea di comunità si è originata e si è costruita. È una scultura che mostra tanto, ma che nasconde in sé l’invisibile essenziale agli occhi”.
Attraverso la composizione di forme naturali strappate e riconsegnate alla montagna, la scrittura ricompone e restituisce un senso unitario a quello che altrimenti sarebbe solo materia granitica casuale.

Chi getta semi al vento, farà fiorire il cielo.

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